Perchè, dopo aver visto il film, hai comprato il libro? Per saperne di più, per identificarti meglio, o perchè hai delle questioni insolute a cui credi di dar risposta con le righe di Krakauer? Spiegaci, ma sii te stesso!
5 commenti:
Anonimo
ha detto...
sicuramente il film mi ha scosso. E' un pugno diretto a quei sentimenti che di solito vengono soffocati e che non fanno altro che far crescere una montagna dietro di noi. Una montagna di "cose" che buttiamo alle nostre spalle perchè incapaci di dare risposte concrete e di soluzioni reali. Ho comprato il libro perchè volevo capire di più questo ragazzo e la sua storia tanto insolita, originale, coraggiosa..... non solo perchè affronta pericoli e posti quasi inesplorati, ma perchè ha avuto il coraggio di cercare se stesso.
La ricerca di sé stesso è necessariamente estrema? Nisargadatta percorse a piedi nudi la strada fino all'Himalaya, alla ricerca della vita eterna. Ma comprese la futilità di questo genere di ricerca: tornò indietro alla propria famiglia. Non c'era bisogno di cercare la vita eterna: era sempre stata sua. Grazie del tuo intervento prezioso! Viaggia con noi!
Continuo a risponderti, mi chiamo Stella e non anonimo, non ho problemi a farmi riconoscere, iniziamo con la chiarezza senza nasconderci dietro falsi paraventi che molto spesso internet impone... Assolutamente no, la ricerca di se stessi non deve essere necessariamente estrema. Il fatto è che in un certo qualmodo ci piace "soffrire", infliggendoci dei castighi ci autopuniamo per quelle mancanze che molto spesso facciamo fatica a riconoscere come nostre debolezze. La soluziuone è semplice, come dici tu, il ritorno in se stessi è l'unica grande rivelazione, riconoscere l'immensità in noi, riconoscere i nostri potenziali assopiti, scavare nei meandri più nascosti del nostro essere.
Grazie per le parole luminose che hai scritto. Nel caso di McCandless, la ricerca personale appare pura e sincera, anche se rimaneva insoluto il rapporto coi genitori. Tra i primi passi dell'evoluzione interiore v'è l'osservazione delle proprie debolezze.
Grazie per le parole luminose che hai scritto. Nel caso di McCandless, la ricerca personale appare pura e sincera, anche se rimaneva insoluto il rapporto coi genitori. Tra i primi passi dell'evoluzione interiore v'è l'osservazione delle proprie debolezze.
5 commenti:
sicuramente il film mi ha scosso. E' un pugno diretto a quei sentimenti che di solito vengono soffocati e che non fanno altro che
far crescere una montagna dietro di noi. Una montagna di "cose" che buttiamo alle nostre spalle perchè incapaci di dare risposte concrete e di soluzioni reali. Ho comprato il libro perchè volevo capire di più questo ragazzo e la sua storia tanto insolita, originale, coraggiosa..... non solo perchè affronta pericoli e posti quasi inesplorati, ma perchè ha avuto il coraggio di cercare se stesso.
La ricerca di sé stesso è necessariamente estrema? Nisargadatta percorse a piedi nudi la strada fino all'Himalaya, alla ricerca della vita eterna. Ma comprese la futilità di questo genere di ricerca: tornò indietro alla propria famiglia. Non c'era bisogno di cercare la vita eterna: era sempre stata sua.
Grazie del tuo intervento prezioso!
Viaggia con noi!
Continuo a risponderti, mi chiamo Stella e non anonimo, non ho problemi a farmi riconoscere, iniziamo con la chiarezza senza nasconderci dietro falsi paraventi che molto spesso internet impone...
Assolutamente no, la ricerca di se stessi non deve essere necessariamente estrema. Il fatto è che in un certo qualmodo ci piace "soffrire", infliggendoci dei castighi ci autopuniamo per quelle mancanze che molto spesso facciamo fatica a riconoscere come nostre debolezze. La soluziuone è semplice, come dici tu, il ritorno in se stessi è l'unica grande rivelazione, riconoscere l'immensità in noi, riconoscere i nostri potenziali assopiti, scavare nei meandri più nascosti del nostro essere.
Grazie per le parole luminose che hai scritto. Nel caso di McCandless, la ricerca personale appare pura e sincera, anche se rimaneva insoluto il rapporto coi genitori. Tra i primi passi dell'evoluzione interiore v'è l'osservazione delle proprie debolezze.
Grazie per le parole luminose che hai scritto. Nel caso di McCandless, la ricerca personale appare pura e sincera, anche se rimaneva insoluto il rapporto coi genitori. Tra i primi passi dell'evoluzione interiore v'è l'osservazione delle proprie debolezze.
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