venerdì 29 febbraio 2008

Identificazione!


Perchè, dopo aver visto il film, hai comprato il libro? Per saperne di più, per identificarti meglio, o perchè hai delle questioni insolute a cui credi di dar risposta con le righe di Krakauer? Spiegaci, ma sii te stesso!

giovedì 28 febbraio 2008

Foto1 - Concorso "Into the Wild"!


Luca8593

Foto2 - Concorso "Into the Wild"!


Luca8593

Foto3 - Concorso "Into the Wild"!

Luca8593

Foto5 - Concorso "Into the Wild"!

Luca8593

Foto6 - Concorso "Into the Wild"!


Luca8593

Foto7 - Concorso "Into the Wild"!

Luca8593

Scritto1 + Foto4 - Concorso "Into the Wild"!



l'africa sulla faccia.

feroce.non concede tregua.
è l'africa.
un viaggio che ti lascia il segno.
dentro la natura,dentro la parte piu vera,l'essenziale che c'è in ogni essere umano.
purtroppo solo 15 giorni,ma questa vita mi concede questo,non ho il pelo di supertramp,ho la voglia di vedere,di guardare,di conoscere,di capire,di sentire.
l'africa ti entra dentro,dritta al cuore,a ogni singolo neurone del tuo cervello.
senti il vento in faccia,senti i versi degli animalei,(liberi e selvaggi!!),che ti soffiano quasi sul collo.
13 notti in tenda,in mezzo alla savana piu nera,piu buia che mai.
vera! verissima! feroce! fa paura ma ti travolge,è come una bella donna,terribilmente affascinante.
sdraiato dentro la tenda,nel buio,nel silenzio che ti porta via,che fa volare liberi i tuoi pensieri.
tanzania,parco del serengheti,cratere di 'ngorongoro.
la bellezza non ha parole,non si puo' raccontare.
una foto è solo l'1% della sua realta'.
l'emozione è sulla pelle,dentro i tuoi occhi che si colorano di natura,di vita stupenda.
i viaggi sono la mia salvezza,la mia ancora per non andare giu'.
ho sete di cose nuove,di gente nuova,di sorrisi impareggiabili,di emozionis enza confini,senza orari,senza baratti.
la vita è un brivido che vola via...
l'africa,la mia africa mi ha lasciato dentro dei colori che non sbiadiranno mai,emozioni indelebili al tempo che passa.
l'energia che ti regala un viaggio,l'africa,è qualcosa che va oltre ogni semplice spiegazione.
sono diventato un altro,sono tornato diverso,sono cambiato.
l'africa è un viaggio dell'anima,ogni viaggio è un rinnovamento culturale e psicologico.
dentro siamo tutti alex supertramp.
le emozioni sono la'.
allunga il braccio e prendile...
l'erba alta che i muove al vento,il sielnziod ella notte.i tramonti e il fuoco a colorare i tuoi sogni,.
le albe che che ti svegliano.
la'aria sulla faccia,la vita che si colora,tatuaggi nell'anima.
per sempre.
quando viaggio mi ritrovo.
do' da bere ai miei occhi,coloro la mia vita,alimento la mia sete di cultura,di esperienze,di voglia di vita,quella dentro un sorriso,uno sguardo di stupere,dentro un penerio che mi dice: la vita non puo' essere solo il tuo quartiere.

Luca8593

mercoledì 27 febbraio 2008

Abbraccio!


Per sciogliere gran parte dei numerosi nodi nell'anima, c'è un gesto meraviglioso che ristabilisce l'equilibrio interiore e lo armonizza al respiro della terra: abbraccia un albero! Non è un koan zen; scegli un albero e abbraccialo come si fa con una persona cara, un ponte energetico che spinge into the Wild la mente, il corpo, liberando emozioni prigioniere. Ascolta la vita scorrere!

Informazioni!


Che Alex Supertramp avesse con sé, nel suo viaggio, più di qualche libro è noto. Ma quale può essere l'utilità e il valore dei libri nella ricerca spirituale, e non solo dei libri, di internet e di tutte quelle informazioni facilmente fruibili che ci accerchiano oggigiorno?
Risponde Nisargadatta:
"I libri aiutano a dissipare l'ignoranza. All'inizio servono, alla fine ostacolano. Bisogna sapere quando farne a meno".
Che Alex sia stato ostacolato anche dai propri libri?

martedì 26 febbraio 2008

Respira!


Per una certa Tradizione l'uomo e tutti gli animali, per il solo atto di respirare, risuonerebbero come strumenti a fiato, e la nota emessa sarebbe l'OM. Ti ricordi che al supermercato stai respirando?

lunedì 25 febbraio 2008

domenica 24 febbraio 2008

Sentieri!


"Sole, come un giorno di primavera, è sorpresa....Riflettere su di me mette in luce una cosa: il resto del mondo funziona. Un solo pensiero che domina tutto: via di qui. Gli uomini mi fanno paura....I miei passi sono decisi. E ora trema la terra. Quando cammino io, cammina un bisonte. Quando mi fermo, si riposa una montagna....Camminando passano tante cose per la testa, il cervello ferve.....Dall'auto mi è capitato a volte di vedere della gente sul cavacavia dell'autostrada che sta là e guarda; adesso sono uno di loro".

Werner Herzog, "Sentieri nel ghiaccio", appena riedito.

Strumenti!


La calma è uno strumento per rallentare il tempo.

Dove corri? Non vedi che ti agiti da fermo?

sabato 23 febbraio 2008

Purezza!


Tra gli aspetti più interessanti della storia di Chris McCandless c'è la sua incredibile attitudine ad entrare nel cuore della gente. Ovunque andasse, lasciava un'ottima impressione, veniva ben voluto, come se l'avere un obiettivo di vita suscitasse attorno ammirazione e rispetto. Forse è così: ogni serietà, semplicita e purezza d'intento non può che migliorare il mondo attorno. Perchè non provi anche tu?

Cambiamento!


"La mia vita è cambiata così tante volte che non so più di chi fidarmi. C'è un'ombra che brucia nei miei pensieri come un mendicante che va di porta in porta".

Neil Young

Continua!


Continua il concorso "Into the Wild"!
Invia il materiale che per te esprime più il Selvaggio, il Viaggio, la Bellezza! Racconta l'esperienza ai confini dell'immaginario, riducila a fotografia o disegnala! Oppure musica di note preziose il sentimento di libertà che argini appena! Insomma: invia i tuoi sogni in qualsiasi formato entro il 19 di marzo all'indirizzo alex@intothewild.it o sun@intothewild.it Il materiale sarà pubblicato su http://www.intothewild.it/ e una giuria illustre, composta da chiunque di Voi, esprimerà on-line la propria preferenza, da subito, dall'arrivo delle prime opere.
In palio, un'edizione del 1979 del libro "La strada" di Jack London.

Alex ci guarda!

venerdì 22 febbraio 2008

Secondo!

Ancora sugli Oscar 2008: "Into the Wild" sarà presente con una seconda candidatura (leggi anche "Premi!"), piuttosto prestigiosa, per il miglior attore non-protagonista.

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Hal Holbrook per Into the Wild
Casey Affleck per L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford
Philip Seymour Hoffman per La guerra di Charlie Wilson
Tom Wilkinson per Michael Clayton
Javier Bardem per Non è un paese per vecchi
Hal Holbrook è Ron Franz, il vecchietto pellettiere che vorrebbe adottare Alex. Vedi "Attesa!"
Dai, che qualcosa vinceremo!

Paura!


Esiste una Felicità che impregna i luoghi dove dimora la Paura.

Verde!

Persi nei propri pensieri e automatismi in un auto in coda nel traffico, può capitare che lo sguardo finisca per caso sul solito campo verde che sta tra la tangenziale e l'orizzonte; e può capitare che quel campo verde appaia improvvisamente animato, vibrante, come se fosse intriso della vita di un'infinità di creature felici senza motivo. Creature silenziose ma più vive di noi in quell'istante! Le piante sorridono all'umana pretesa di superiorità. Questa consapevolezza può soltanto rischiare di crescere con la lettura de "La vita segreta delle piante" di Tompkins & Bird, un libro degli anni settanta ristampato e facilmente reperibile, un libro meraviglioso! Svela i segreti delle piante, svela anche i nostri segreti. Ci rende più ‘vegetali’, dunque più umani. Ci insegna a ritrovare quel perduto battito del cuore che potremo risentire identico, se decidiamo di ascoltarlo, sotto la corteccia di una quercia e nello stelo di un fiore. Una lunga tradizione di studi e ricerche dimostra che le piante provano emozioni come noi, comunicano attraverso i profumi e i colori, entrano in contatto con l’uomo grazie a una misteriosa percezione extrasensoriale. Di sicuro, anche senza leggere il libro, Alex Supertramp questo lo sapeva.

mercoledì 20 febbraio 2008

Premi!

L'autocelebrazione cinematografica per eccellenza, ovvero i premi Oscar, questo 2008 vede "Into the Wild" candidato a una statuina, per il miglior montaggio. Il vincitore si trova tra questi:

MIGLIOR MONTAGGIO
“The Bourne Ultimatum” — Christopher Rouse
“Into the Wild - Nelle terre selvagge” — Jay Cassidy
“Non è un paese per vecchi” — Roderick Jaynes
“Il petroliere” — Dylan Tichenor
“Lo scafandro e la farfalla” — Juliette Welfling

Come andrà non è affatto importante!

Conquiste!


Sin dal risveglio vai a ricapitolare le conquiste che vorresti fare nel tempo della giornata che si apre ai tuoi occhi. Sono i tuoi desideri improvvisati, nati come il sole quel giorno lì. Desideri che deviano la tua strada, ti fanno perdere la direzione, se ne avevi una. E senza direzione ti accontenti di conquistare. E quando tornano le stelle le tue conquiste saran già dimenticate come il bagliore della giornata finita. Buonanotte.

martedì 19 febbraio 2008

Enigma!


Al contrario di "Fari!", c'è invece chi per sentirsi vivo ha necessità di immergersi nel caos cittadino. E' solo così che Gretchen raggiunge la concentrazione, la solitudine: nella metropolitana straboccante di gente all'ora di punta! Gretchen vuole battere il record di sua madre, completare 78 parole crociate in 24 ore. Questo il soggetto del film di Amir Naderi, "Marathon", un bianco e nero che concilia l'alienazione nella moltitudine. Un concetto di proporzionalità inversa. Come dire: "Chris! Dove credi di dover inseguire la felicità? La felicità è anche qui, appena sotto questo velo grigio!".

Fari!


Qualche anno fa s'è diffusa la notizia di un possibile concorso pubblico per diventare "farista". Pare che il Ministero della Marina Militare fu sommerso da centinaia di lettere, mail, telefonate di candidati pronti a lasciare la loro vita ordinaria per una professione che conduce alla solitudine, al silenzio, alla pace, nell'immersione degli elementi naturali. Perchè questa fuga dalla realtà? Perchè troppo tumultuosa? Oppure è la struttura stessa della quotidianità a celare un bisogno che l'uomo ha? Tutto questo rumore non copre forse il canto soave del Wild?

Avamposto!


Nel 1991 il film "Balla coi lupi", regia e protagonista Kevin Costner, vince sette premi Oscar. Viene raccontata la storia di John Dunbar, tenente di cavalleria che, grazie ad un tentativo suicida ma eroico contro il nemico, viene inviato su propria richiesta ai margini della frontiera, in un isolato avamposto militare lontano nelle praterie più sconfinate e dalla Guerra di Secessione. Il tenente passerà i primi mesi "into the Wild", solitario, con la sola compagnia del proprio cavallo, di un diario personale e delle sporadiche visite di un lupo.
Ecco un altro esempio cinematografico di richiamo al Selvaggio, di ricerca di Sè, di liberazione dai vizi ed errori precedenti. Buona nuova vita!

domenica 17 febbraio 2008

Aerei!


Nonostante Alex Supertramp si spinga negli angoli più remoti del Nord America, dove la natura è dirompente e presenza assoluta, anche in quegli angoli, di striscio, c'è comunque traccia della presenza umana. Sono gli aerei, che guardano dall'alto le imprese di Chris McCandless. Ovunque tu vada, la civiltà è lì a un passo. E questo forse è sia un bene che un male.

Partecipa!


E' indetto il concorso "Into the Wild"!

Invia il materiale che per te esprime più il Selvaggio, il Viaggio, la Bellezza! Racconta l'esperienza ai confini dell'immaginario, riducila a fotografia o disegnala! Oppure musica di note preziose il sentimento di libertà che argini appena! Insomma: invia i tuoi sogni in qualsiasi formato entro il 19 di marzo all'indirizzo alex@intothewild.it Il materiale sarà pubblicato su http://www.intothewild.it/ e una giuria illustre, composta da chiunque di Voi, esprimerà on-line la propria preferenza, da subito, dall'arrivo delle prime opere.

In palio, un'edizione del 1979 del libro "La strada" di Jack London. Alex ci guarda!

sabato 16 febbraio 2008

Luce!


Il Wild non è un luogo solo fisico. Esistono regni interiori, emozionali, o metafisici, a volte momentaneamente accessibili per strane congiunzioni, per corridoi misteriosi. Quando capita di raggiungerli- se capita -è un'esperienza che lascia un gusto. Ci sono persone che hanno un contatto innato con queste sfere inafferrabili, sembrano venire da lì, sembrano conoscerne la strada. Dove la strada è fatta di musica e di voce allora tra queste persone c'è Andrea Parodi. Quando il vento di fine giornata accarezza le rocce frusciando tra aghi di pino, là c'è luce che Lo contiene.

Altri!


Alejandro Jodorowsky in una delle sue apparizioni video ha definito il giusto rapporto col Prossimo in un modo splendido.

Abbraccia una persona e gli dice: "Tu sarai mia madre, mia figlia ed io ti amerò".

Questa è la considerazione che va avuta dell'Altro. Questo il parere del noto psicomago regista de "La montagna sacra", il folle viaggio iniziatico di un ladro. Perciò cercare sè stessi non significa allontanarsi dell'Altro; non è chiusura, è apertura.

Vagabondo!


"Mi capita ogni tanto, in giornali, riviste, e dizionari biografici, di imbattermi in brevi profili della mia vita dove, con frasi eleganti, trovo scritto che era per studiare sociologia che divenni vagabondo. Questo è un pensiero molto gentile da parte dei biografi, ma non è esatto. Io divenni un vagabondo - bè, a causa del tipo di vita che era dentro di me, della smania di andare in giro che avevo nel sangue e non mi dava pace. La sociologia fu puramente incidentale; venne dopo, così come è dopo un tuffo che ci si bagna. Me ne andai per "La Strada" perchè non riuscivo a starne lontano; perchè non avevo nei jeans abbastanza soldi per pagarmi i viaggi in treno; perchè ero fatto in modo tale che non ce la facevo a lavorare tutta la vita sempre "allo stesso turno"; perchè - bè, perchè era più facile farlo che non farlo". Jack London

venerdì 15 febbraio 2008

Cavalli!


Chi è Bartabas? E' l'uomo che ha fondato il teatro equestre più grande e famoso del mondo, e dirige un'altrettanto famosa accademia equestre (http://www.acadequestre.fr/). La sua vita è dedicata ai cavalli, a cavalcarli, a capirli nei loro eloquenti mutismi che vanno interpretati per stabilire un rapporto intimo, audace, potente e delicato. E pensare che Bartabas, quando ancora si chiamava Clement Marty ed era un ragazzino, in seguito a un incidente in motorino aveva rischiato l'amputazione di una gamba. Invece si ristabiliva e cominciava un apprendistato in un teatro itinerante, prima unendo una compagnia di acrobati, trapezisti e giocolieri, poi creando Zingaro (dal nome del suo frisone nero), il suo primo cabaret equestre. Si dice che i suoi spettacoli lascino senza fiato, emozionino all'inverosimile, spettacoli in cui hanno partecipato nomadi tibetani, cantanti berbere, danzatori di kalaripayatt, sciamani, ammaestratori di topi, oltre a cavalli meravigliosi e meravigliosamente a loro agio sulla scena. Dei suoi spettacoli l'autore scrive ampiamente e suscita in chi legge il desiderio di assistervi: vale la pena cercare dunque i dvd: "Mazeppa" (presentato al festival di Cannes), "Chimère", "Triptyk", "Loungta", "Eclipse", "Opera equestre".Suggerisco di esplorare questo mondo a coloro che, come Chris McCandless, hanno intenzione di dedicarsi alla bellezza, perchè rubino il più possibile dalle intuizioni, dalla passione, della serietà e sensibilità di questo straordinario personaggio. Un'osservazione: si parla di Bartabas come de "L'uomo che parlava ai cavalli" , ma lo stesso Bartabas smentisce: "Io ai cavalli non sussurro niente, li ascolto". Ritorna la fondamentale importanza dell'ascolto, a tutti i livelli.

giovedì 14 febbraio 2008

Vibrazioni!


La scena iniziale del film "Incontri con uomini straordinari" di Peter Brook descrive una gara insolita, ambientata in Afghanistan. Alcuni suonatori, a turno, davanti a una giuria di saggi, provano a far risuonare una montagna sacra che sorge davanti a loro. Uno, con flauto e canto, ce la farà e vincerà l'agnello in palio.
Che obiettivi abbiamo? Ci siam scordati che abbiamo anche noi una montagna da far risuonare? E' tutta questione di vibrazioni! Apriamoci ad esse, ascoltiamole, cerchiamo le più sottili se necessario, in luoghi incontaminati! In fondo, non faceva questo Alex Supertramp nel suo vagare?

martedì 12 febbraio 2008

Oceano!



Nel 1991 Gerard D'Aboville ha attraversato l'Oceano Pacifico a remi, partendo dal Giappone il 10 luglio e giungendo nella costa americana il 21 novembre. Quando arrivò, provato ma salvo, dichiarò: "Non ho vinto il Pacifico, è lui che mi ha lasciato passare". 134 giorni alla deriva, su un guscio ovale. Un'impresa folle a cui il destino ha dedicato un lieto fine.

Senza ricompensa!


"Perchè la personalità di un uomo riveli qualità veramente eccezionali, bisogna avere la fortuna di poter osservare la sua azione nel corso di lunghi anni. Se tale azione è priva di ogni egoismo, se l'idea che la dirige è di una generosità senza pari, se con assoluta certezza non ha mai ricercato alcuna ricompensa e per di più ha lasciato sul mondo tracce visibili, ci troviamo di fronte a una personalità indimenticabile"

Jean Giono, "L'uomo che piantava gli alberi"

lunedì 11 febbraio 2008

Calzini!

Chris McCandless arriva a Bullhead City, in Arizona.
Bullhead gli piace, vi si ferma per più di due mesi e scrive a Westerberg che è un bel posto per stabilirsi e abbandonare la vita da vagabondo. Trova un lavoro da McDonald, si fa chiamare col nome vero e apre un conto in banca. Ma, nella sua nuova divisa di addetto al fast food, non ce la fa a portare i calzini. Anche nella sua più piccola manifestazione, ecco un segno di libertà, di ribellione alle costrizioni.
Scrive: "Vedrò cosa succede con l'arrivo della primavera, perchè è proprio lì che mi assale la voglia di partire". E partirà.
Mi raccomando, noi che aneliamo al selvaggio, noi che speriamo into the Wild, facciamoci riconoscere: non portiamo i calzini!

domenica 10 febbraio 2008

Salvezza!


Il viaggio di Alex è anche l'occasione per incontrare persone a volte straordinarie. E' il caso di Leonard Knight, l'artista ultra settantenne autore di Salvation Mountain, un'opera grande come una montagna dedicata all'Amore e a Dio. "God is Love". Salvation Mountain si trova nel deserto del Sud California, a un'ora e mezza da Palm Springs. "Hello! Make yourself at home". Fate lo stesso Voi, qui.

sabato 9 febbraio 2008

Orsi!


Verso la fine di Into the Wild Sean Penn fa vedere un incontro ravvicinato tra Alex Supertramp e un orso. Una dedica intenzionale?
Però è vero: la storia di Chris McCandless ricorda le estati tra il 1990 e il 2003 che l'esploratore ambientalista Timothy Treadwell trascorse in Alaska, proprio come Alex, ma per vivere insieme agli orsi. Dal 2000 Timothy si armò di due telecamere e realizzò più di 100 ore di filmati che documentano la sua convivenza con gli orsi. Credeva di essere diventato loro amico, ad ogni orso aveva dato un nome e li seguiva veramente da vicino, condividendone gli spazi. Ma nell'ottobre del 2003 un orso, forse per un periodo di carestia alimentare, uccise e divorò lui e la sua fidanzata. Anche in quel caso furono delle impreviste fatalità a segnare la tragedia. Le riprese di Treadwell sono diventate un film-documentario diretto da Werner Herzog, "Grizzly man". La testimonianza di un altro uomo richiamato e risucchiato nel "Selvaggio", into the Wild.

Incontri!


Ecco Emile Hirsch in compagnia di Kristen Stewart, l'attrice 17enne che aveva recitato accanto a Jodie Foster in "Panic room". Nel film INTO THE WILD interpreta il ruolo di Tracy, una ragazzina che si prese una cotta per Alex, quando questo fece tappa a Slab City. Sul palco, sotto un cielo stupendo, Tracy canta "Blackbird" dei Beatles suonando la sua chitarra. L'immagine si riferisce alla passeggiata che Tracy ed Alex fanno fino a Salvation Moutain. Torna in mente la frase di Alex: "La felicità è reale solo se condivisa".

venerdì 8 febbraio 2008

Eremita!


"Hai mai pensato di fare l'eremita?
Prima o poi tutti quelli che sono almeno un po’ spirituali se lo sono chiesto: che effetto fa stare in un bosco o in una grotta per giorni o per mesi ?Ha senso fare gli eremiti ?Ci riuscirei ?Ho passato anche mesi senza vedere nessuno e talvolta mi sono trovato in circostanze estreme.Già ci provai da ragazzo per un paio di giorni ma non sapevo nulla della meditazione e, dopo un giorno di silenzio, tutto il mondo diventò così rumoroso da farmi male alle orecchie, era un fruscio insopportabile.Ma poi da grande mi ci misi di buona lena, con la mentalità di chi si chiude una porta alle spalle e poi butta via la chiave: a qualunque costo, voglio vedere cosa succede. L’ha fatto Milarepa, non posso farlo io ?Almeno per un mese, poi magari due, tre.Che sia quella storia di cui parlava Gomo Tulku (ndr che in una vita passata il Maestro era un eremita) ? Mi piacque, anche se era scomodo.Comunque mi premunii di antireumatici naturali e di cuscini piuttosto comodi, di cibo conservabile oltre che vario e di tante piccole cose che non mi facessero pensare di essere abbandonato e trasandato, ma solo per un po’isolato dal mondo degli umani per mia volontà.Cosa accadde ?Si entra in una altra sfera e in un altro tempo.Sempre che il tuo cuore non desideri appendersi ai soliti bisognini che rincorrono le persone distratte.Nel desiderare cose materiali io non vedo nulla di male, anche a me piace un’auto che corre veloce, un bell’abito eccetera: ma è che non ci credo, non assumo questi miei desideri come fondanti. Io sono fatto dello stupore del bambino e del Buddha, tutti lo sono ! Anche se non vogliono accorgersene: anche quando sbavano per la fuoriserie (…o per la perfezione spirituale !) stanno stupendosi come bambini ma se lo sono dimenticato.Ti prego, basta con questa menata del “fango del samsara” in cui saremmo immersi, è uno scherzo da preti per prenderci in castagna, per fare diventare preti anche noi…Ecco che allora mi trovo in un bosco, da solo.Metto in gioco questa gioia e questo orgoglio.Gli alberi non possono contraddirmi e non mi parlano di samsara, né di nirvana: anche loro danzano e il cielo affonda fra i loro rami oltre che dentro il mio volto.È che dopo alcuni giorni inizi ad essere molto lento in certi moti della coscienza e della percezione. Potresti guardare un albero per giorni, sempre dalla stessa parte, sempre dalla stessa posizione.Tutto è perfettamente significativo.C’è un entusiasmo fisiologico che trascina tutta la percezione: potresti cucinarti una pentola di riso e poi mangiartela tutta.Oppure non mangiare per giorni.Però devi volere questa estasi, altrimenti ti senti solo. E comunque non sei mai solo. Qualcuno ti pensa e sei in contatto con tutti gli esseri, e con tutti i Maestri, eccoti parte del ciclone inarrestabile della libertà.Un po’ traballando talvolta ho pensato a quando avrei finito il ritiro, ma è che non mi sono annotato i giorni e allora una folata di vento mi ha portato di nuovo nel volo delle farfalle e nel ritmo del picchio distante.Qualche giorno fai poca pratica ma resti assorbito sempre in questo volto privo di direzioni che guarda tutto. E così pratichi senza forma e la ragnatela dei mondi degli infiniti Buddha si intreccia con i tuoi passi sostenendoti.Talvolta hai un bisogno fisico di essere toccato o accarezzato dallo sguardo di qualcuno, ma poi con l’estasi fuggi dal mondo dell’attesa.L’origine si nasconde in un laghetto alpino.Stranamente aumenta la prontezza di riflessi mentre, al contempo, si possono avere sbalzi di pressione, o chissà cos’altro, che ti portano a diventare lento e un po’ istupidito.Però hai una chiarezza di ordine metafisico, cioè aderente a ciò che vedi, che è anche ciò che sta guardando da te e l’atto del vedere.Cito il punto di vista orientale che mi è più vicino di quello scientifico o mistico, ma credo che chiunque stia in questo stato per almeno una settimana non possa evitare di entrare da questa porta, anche fosse un teologo.Tutta la verità spirituale deriva da questo silenzio, di fronte al quale non esistono più cristi o buddha qualunque, ma c’è solo quello originario, che noi realizziamo in un semplice e nudo sguardo.Ti vengono a prendere e da te escono parole, a ognuna di esse sobbalzi. Sono prodotte dal silenzio di chi ti ascolta.Gli aghi di pino penetrano la materia di sogno; è attraversata ovunque da questa brezza di scirocco estivo. E questo soffio circola ora in te."

Grazie al Maestro Leo Anfolsi per questo splendido racconto.

giovedì 7 febbraio 2008

Lavoro!


Si sogna la libertà e ci si risveglia il mattino a dover andare al lavoro.

Ma il lavoro, se non subìto, è fondamentale, è la malta dei nostri palazzi interiori.

Buon lavoro, quindi. Ma anche buoni sogni!

Acqua!


L'acqua è elemento essenziale e dal suo approvvigionamento può dipendere la riuscita di un viaggio.

C'è uno scienziato giapponese famoso per l'acqua, perchè ha fatto delle scoperte.

Il dottor Masaru Emoto, fotografando al microscopio i cristalli che si formano durante il congelamento dell'acqua, ed esponendoli alle vibrazioni della musica, delle parole e dei pensieri, ha scoperto che i cristalli dell'acqua mutano di struttura a seconda della fonte alla quale vengono esposti...a messaggi differenti, le forme a livello molecolare rispondono con notevoli variazioni.

Il messaggio può essere una musica, parole pronunciate o scritte, nomi, pensieri, sentimenti, intenzioni, emozioni, preghiere, meditazioni, e altro.

I risultati sperimentali descrivono cristalli d'acqua molto belli e armonici quando sottoposti a musica dolce e rilassante, altrettanto se esposti a scritte positive, come “anima”, “grazie”, “ti amo”… Diversamente i cristalli mostrano una struttura degradata, disarmonica, quando l’acqua veniva sottoposta a musica agitata o a parole negative.

Quindi, l'acqua non è tutta uguale, come le vibrazioni non sono tutte uguali. Ecco perchè un prato piace di più di un parcheggio.

L'istinto ci guida ancora, non ci ha abbandonati! Ascoltiamolo!

mercoledì 6 febbraio 2008

martedì 5 febbraio 2008

Sogni!


Nei miei sogni Alex ricomincia il suo viaggio da quell'isola brulla con un faro solitario, l'isola di Razzoli, che guarda alle Bocche di Bonifacio, tra la Corsica e la Sardegna. Alex sale a bordo del suo kayak bianco, non senza difficoltà perchè lì il mare è mare vero e la solitudine è messa in discussione dalle rocce di granito. Non ha bagagli, d'altronde viene da un cielo misto di luce e nuvole. L'orizzonte prende a incupirsi dove il tramonto aspetta il mal tempo. Alex pagaia verso est, altre isole dell'arcipelago si stagliano all'imbrunire. Restano solo le remate, il rumore di schiuma, l'oscurità profonda dell'acqua e il respiro affaticato, ma VIVO!

Partenza!



L'avventura deve cominciare! Dobbiamo rimettere in viaggio Alex Supertramp, farlo uscire dal magico bus, portarlo nei posti che conosciamo o che vorremmo conoscere, imparare dalla sua capacità di realizzare le intenzioni.


Succede che il cielo assolato specchi il tuo spirito altrove, lontano dall'Alaska, in un gioco fulgente di riflessi e incorporeità che ha il mare come testimone. D'altronde la vita non è nata da lì? Alex saltella tra le macchie di arbusti bassi e mediterranei. Non ho mai visto niente di più Wild della Sardegna di trent'anni fa, fuori stagione. Ed infatti i mirti degradano dall'entroterra montuoso verso il mare, là dove un faro fantasma s'erge ignaro e volge lo sguardo al maestrale. E' una piccola isola disabitata, solo verde plasmato dal vento e quel faro. Alex riparte da qui. Tra le acque il suo kayak beccheggia leggero. Tutto è pronto. Il viaggio riprende. Alla ricerca della Purezza.

lunedì 4 febbraio 2008

Attesa!


Una curiosità per coloro che han visto il film "Into the Wild" e non hanno letto il libro di Krakauer. Ricordate Ron Franz, l'anziano pellettiere che dà un passaggio ad Alex accompagnandolo oltre "Oh-My-God Hot Springs" e che poi scalerà dietro ad Alex la cima del promontorio roccioso, sfidando la propria età? Una volta uscito dalla vita di Franz, Alex gli scriverà una lunga e splendida lettera dal Sud Dakota, suggerendogli di lasciare la sua casa e di cambiare vita. Ebbene, Franz lo ascolta: compra un caravan e si accampa nella bajada, nello spazio che era stato di Alex. In attesa del suo ritorno. Il 26 dicembre 1992 Franz viene a sapere cosa è successo ad Alex. Da quel giorno è ateo.

Lupi!


L'alce ucciso da Alex in Alaska, fallito il tentativo di conservarne le carni, finisce in pasto ai lupi.

Questi occhi sono un omaggio a Filippo, a Vedder e al suo "The Wolf", a Helène Grimaud e a tutti coloro che in città si sentono chiusi in gabbia.

domenica 3 febbraio 2008

Risveglio!


Non è quella di Alex una vocazione alla santità?

Gautama è il nome di Buddha. Nacque a Kapilavastu, attuale Nepal, nel 563 ca, morì nel 486 ca. a.C. E' il fondatore del buddhismo. L'epiteto Buddha significa "l'Illuminato, il Risvegliato". Risulta arduo separare leggenda e realtà, e collocare storicamente le vicende della vita del Buddha, poiché i resoconti a noi pervenuti non sono attendibili. Buddha, discendente della casta dei guerrieri Sakya, ebbe nome di Siddharta; prima della sua nascita la madre ebbe un sogno premonitore, e dopo il parto morì; il bimbo venne allevato dal padre nel più grande sfarzo. Siddharta sembrava mostrare una precoce tendenza contemplativa, mentre il padre l'avrebbe voluto guerriero e sovrano anziché monaco, sicché si sposò giovane, ebbe un figlio e partecipò alla vita di corte. La tradizione vuole che il Buddha abbia intrapreso la ricerca dell'illuminazione a 29 anni quando, incontrando un vecchio, un malato e un morto, comprese improvvisamente che la sofferenza accomuna tutta l'umanità.

Dopo essersi imbattuto in un monaco mendicante, calmo e sereno, stabilì di rinunciare alla famiglia, alla ricchezza e al potere per cercare la verità. Siddharta vagabondò per diversi anni, soggiornando presso alcuni asceti, poi si stabilì nei pressi dell'attuale Gaya con cinque seguaci, trascorrendovi quasi sei anni nel più rigido ascetismo, fino quasi a morirne; comprendendo infine l'inutilità del digiuno, tornò gradualmente a una dieta normale e si alienò così le simpatie dei suoi discepoli, che videro nel suo gesto un segno di debolezza.
All'età di 35 anni, al Buddha, seduto sotto un fico sacro a Bodh Gaya, si spalancò l'illuminazione perfetta: egli meditò una notte intera fino a raggiungere il nirvana. Buddha conseguì, con la meditazione, livelli sempre maggiori di consapevolezza.

Molte le analogie, no?

sabato 2 febbraio 2008

Libri!


La preferenza di McCandless per i classici che cantano l'isolamento della natura lo ha spinto alla via del ritiro dalla società, alla ricerca della Verità. Ma se gli fosse capitato tra le mani "Frammenti di un insegnamento sconosciuto" di Ouspensky avrebbe scoperto un'altra via per inseguire la Verità, una via interiore perseguibile anche nella vita ordinaria, anche nel pieno della società, la via di Gurdjieff. Una via che consiglio di esplorare...

Dove!


Da dove partiamo? Che tappe fare? Racconta di un luogo spirituale che conosci! L'attraverseremo insieme o ci fermero per la notte. Su, viaggiamo!