domenica 3 febbraio 2008

Risveglio!


Non è quella di Alex una vocazione alla santità?

Gautama è il nome di Buddha. Nacque a Kapilavastu, attuale Nepal, nel 563 ca, morì nel 486 ca. a.C. E' il fondatore del buddhismo. L'epiteto Buddha significa "l'Illuminato, il Risvegliato". Risulta arduo separare leggenda e realtà, e collocare storicamente le vicende della vita del Buddha, poiché i resoconti a noi pervenuti non sono attendibili. Buddha, discendente della casta dei guerrieri Sakya, ebbe nome di Siddharta; prima della sua nascita la madre ebbe un sogno premonitore, e dopo il parto morì; il bimbo venne allevato dal padre nel più grande sfarzo. Siddharta sembrava mostrare una precoce tendenza contemplativa, mentre il padre l'avrebbe voluto guerriero e sovrano anziché monaco, sicché si sposò giovane, ebbe un figlio e partecipò alla vita di corte. La tradizione vuole che il Buddha abbia intrapreso la ricerca dell'illuminazione a 29 anni quando, incontrando un vecchio, un malato e un morto, comprese improvvisamente che la sofferenza accomuna tutta l'umanità.

Dopo essersi imbattuto in un monaco mendicante, calmo e sereno, stabilì di rinunciare alla famiglia, alla ricchezza e al potere per cercare la verità. Siddharta vagabondò per diversi anni, soggiornando presso alcuni asceti, poi si stabilì nei pressi dell'attuale Gaya con cinque seguaci, trascorrendovi quasi sei anni nel più rigido ascetismo, fino quasi a morirne; comprendendo infine l'inutilità del digiuno, tornò gradualmente a una dieta normale e si alienò così le simpatie dei suoi discepoli, che videro nel suo gesto un segno di debolezza.
All'età di 35 anni, al Buddha, seduto sotto un fico sacro a Bodh Gaya, si spalancò l'illuminazione perfetta: egli meditò una notte intera fino a raggiungere il nirvana. Buddha conseguì, con la meditazione, livelli sempre maggiori di consapevolezza.

Molte le analogie, no?

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