Mio caro Max,
sto seduto sotto la veranda, fuori minaccia pioggia, i piedi li proteggo alzandoli dal freddo pavimento di mattoni ed appoggiandoli su un asse del tavolo e mentre scrivo espongo al freddo solo le mani. E scrivo che sono molto felice e che sarei contento se fossi qui, poichè nei boschi ci sono cose a riflettere sulle quali si potrebbe stare per anni sdraiati nel muschio.
Adieu. Tuo Franz
[Franz Kafka, cartolina a Max Brod da Spitzberg, Foresta Boema, 18 settembre 1908]
2 commenti:
Grazie Alex.Per aver aperto uno spazio alla riflessione,agli aspetti che tanti di noi vorrebbero più spesso,un'angolo, una speranza nella nostra quotidianità.Colgo l'occasione per porre,in un'oceano di pensieri,questa domanda: è davvero meglio una felicità condivisa come Chris crede alla fine, o forse la bellezza, lo stimolo,la fresca energia che derivano da una ricerca costante, dal non aver ancora trovato una risposta, dal vivere selvaggiamente ed intensamente cercandola?un abbraccio, eleonora.
La forza dell'oceano dei tuoi pensieri, come il pianeta Solaris di Tarkovskij e di Lem. Questa sì che è energia alternativa!
Uno che ha vissuto come Chris, di bellezza s'è riempito l'animo, fino a straboccarne.....Ecco la condivisione. Un abbraccio.
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